Con 1636 voti è Mesoamerica. Sulle tracce del serpente piumato di Gaetano Appeso (Antonio Dellisanti Editore, 2017) il vincitore del Premio Presìdi del Libro 2018 per la categoria “Libro dell’anno”.
Mesoamerica sarà promosso nei circuiti della grande rete dei Presìdi del Libro (62 in tutta la Puglia). Il “Lettore dell’anno”, invece, ovvero colui che avrà convinto il Consiglio Direttivo dell’Associazione per la migliore motivazione espressa, vincerà i 42 titoli in gara e potrà recarsi al Salone del libro di Torino di quest’anno.
La premiazione ufficiale del Libro dell’anno e del Lettore dell’anno è prevista nei prossimi mesi, in occasione del prossimo Convegno nazionale dei Presìdi del Libro.
Sinossi Chi era il Serpente Piumato per le popolazioni precolombiane? Un dio? Un eroe del passato? Un esploratore venuto da un altro continente? Da un altro mondo? L’eco dei suoi insegnamenti ha attraversato i secoli e la sua figura divinizzata. In suo onore sono stati eretti templi e grandiose piramidi. Per compiacere la sua volontà venivano celebrate solenni cerimonie e compiuti sacrifici umani. Ma cosa si cela dietro al mito? Quelle antiche civiltà ci hanno lasciato qualcosa: un enigmatico codice da interpretare scolpito nella pietra che, come un messaggio nella bottiglia, ha attraversato i secoli ed è giunto fino a noi. Quello raccontato in questo libro è un viaggio compiuto proprio nelle terre dove nasce il mito. Tra antiche leggende, piramidi che svettano dalla fitta giungla e rituali sciamanici, una pista, trovata quasi per caso, conduce a considerazioni che potrebbero mettere in discussione la storia conosciuta. Ma il viaggio descritto in queste pagine non è solo geografico, è anche interiore. Una profonda esperienza che costringe ad affrontare paure, difficoltà ed incertezze da cui se ne trae un prezioso insegnamento: viaggiare non è solo scoprire il mondo, è anche scoprire se stessi.
Gaetano Appeso è nato a Taranto nel 1978, Ufficiale della Marina Militare Italiana, è laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Ha partecipato a diverse missioni di pace in Afghanistan e Libano. La passione per l’archeologia e il fascino verso le diverse culture, lo hanno spinto in viaggi estremi, molti dei quali in zone remote del pianeta. L’autore ha già scritto E-mail dall’Amazzonia (2014) e Tiancháo. Taccuino di un viaggio in Oriente (2015), successo letterario della categoria narrativa da viaggio.