Laterza è nata per leggere, è una città che legge, ospita scrittori e artisti . E’ impegnata a realizzare una biblioteca di comunità. Ma come tutte le comunità che vogliono evolvere, come anche quelle che semplicemente vogliono conservarsi, considerata la realtà aperta e mutevole che cambia velocemente come quella odierna, per poter sopravvivere si trova a dover riflettere sulle sue origini per poter trovare la “giusta” direzione che non può che essere quella della bellezza… in tutti i campi dal paesaggio alla sua trasformazione architettonica. Ma è proprio così? E’ verò che siamo impegnati ad affermare la bellezza sia essa rappresentata dalla natura che ci circonda, che dalla bellezza creata dall’uomo, sia dalla conoscenza e conservazione della biodiversità e del creato ma anche dalle opere umane e da quello che l’homo faber ha realizzato e continua a fare con le sue mani. E’ vero che siamo impegnati, ciascuno per le sue competenze e il suo ruolo, a condividere e lavorare per la Bellezza del Creato della Conoscenza e della Cultura convinti che sia la sola che ci può veramente aiutare a vivere meglio? Questa domanda che richiede un tentativo di risposta è stata la base e il fondamento della proposta ideale e pratica nello stesso tempo, di questa Festa dei lettori che ha programmato dei reading condivisi e itineranti con libra-zioni guidate dall’incontro con tre autori-lettori prendendo spunto da tre loro scritti per accompagnare una riflessione su questioni concrete che interessano la comunità culturale di Laterza: La continuità del Liceo artistico dopo il decimo anno dalla sua costituzione, la sopravvivenza di un patrimonio artigianale oltre la ceramica e lo squilibrio tra città e campagna.