Il libro scritto da Martina, il cui titolo è D’a me riva, è un viaggio nel mare creativo di Fabrizio De André che parte dalla sua crisi artistica del ’77, passa dal sequestro in Sardegna e arriva al 1984, anno in cui pubblica insieme a Mauro Pagani il suo capolavoro “Crêuza de mä”, un disco cantato interamente in dialetto genovese. Un universo che abbraccia generi e stili diversi, riuscendo ad unire musica d’autore a dialetti mediterranei, passando anche da artisti come Pino Daniele e Domenico Modugno. Un viaggio nel Mar Mediterraneo e nei sogni di chi lo naviga o aspetta dalla propria riva il momento di partire, un racconto di storie dimenticate alla ricerca di una radice comune che attraversa secoli e generazioni passando dalle scie disegnate dalle barche sull’acqua. Si afferma che “il primato del dialetto è di natura sociale e non politica” e che i vari linguaggi “non sono mai stati sintomo di divisione, bensì hanno portato dialogo e ricchezza culturale.
Parlare oggi di un disco come Creuza de Ma può servire ad abbattere muri indipendentisti, cancellare il concetto stesso di confine e allargare le proprie conoscenze guardando verso il mare”.
Il libro, molto amato dai lettori, fino al novembre 2018 ha superato le 80 presentazioni anche in sedi extraregionali.

Andrea Martina è scrittore e autore teatrale. Ha scritto i romanzi Fratelli di Strada (2012) e C’è chi di No (2015).

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