Il 29 e 30 novembre il filosofo della comunicazione Carmine Castoro presenta Il sangue e lo schermo. Lo spettacolo dei delitti e del terrore da Barbara D’Urso all’ISIS (Mimesis 2017) nel Capo di Leuca.

Giovedì 30 novembre, Castoro sarà ospite della biblioteca comunale di Salve. Dopo gli interventi introduttivi di Vincenzo Passaseo (Sindaco di Salve) e Melissa Calò (Associazione Archès), il filosofo, che è anche autore televisivo per la Rai e Sky, si confronterà con Mario Carparelli, fondatore dell’associazione Salentosophia.

Sempre giovedì 30 novembre, alle ore 11, Castoro incontrerà gli studenti dell’I.I.S.S. “G. Salvemini” di Alessano.

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Il libro Fra canali mainstream, satellitari e sul Web, è tutto un fiorire di delitti che diventano telenovele, dettagli morbosi, skyline alla CSI, investigazioni pseudo-giornalistiche, cacce all’assassino. Barbara D’Urso e la “tv del dolore”, e l’ISIS esportatore di terrorismo, sono polarità lontane, ma anche nodi di una stessa rete che ci spinge a vivere un’idea di Male sempre de-simbolizzata, de-storicizzata, in un apparato mediatico dove contano più le messinscene macabre, le drammaturgie scontate, le indignazioni da salotto e i sentimentalismi precotti, che non la filiera delle cause di un problema, la loro politicizzazione, la nostra responsabilità. Non solo. Viviamo in un Regime delle Paure. Da ciò che mangiamo ai virus che possono mettere a repentaglio la nostra salute, dai “mostri” che attentano a sicurezza e benessere alle emergenze climatiche, al non essere sufficientemente “strong” – come recita la pubblicità – per approfittare delle chance di narcisismo e affermazione che il mercato ci offre: tutto ha l’aria del thriller… E allora: non saremo di fronte a una strategia capillare di controllo emozionale attraverso cui il Sistema arriva a difendersi da ogni possibilità di rovesciamento, dicendo in ogni momento chi dobbiamo essere, come dobbiamo usare le nostre energie, e soprattutto chi sono i nostri “veri” nemici da combattere? Approfittando delle “anormalità” e delle “anomalie” per conservarsi più cannibale, amorale, fluido e feroce che mai? Il libro è un j’accuse fortissimo su quel terribile allaccio di Informazione&Spettacolo che ci rimanda una realtà del Negativo sempre più banalizzata, desertificata e abitata da fantasmi.

L’autore Carmine Castoro, filosofo della comunicazione, giornalista professionista, è stato collaboratore e inviato per quotidiani e magazine nazionali. Come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per canali Sky. È professore incaricato di: Estetica dei Media alla Link Campus University di Roma; Sociologia criminale e della devianza alla Fondazione Ludes Higher Education Institution di Malta; Filosofia del crimine e Media Intelligence all’università di Foggia. Collabora con Semiotica dei media e Filosofia del Linguaggio all’università di Bari. Fra le sue opere: Crash Tv. Filosofia dell’odio televisivo (2009), Maria De Filippi ti odio. Per un’ecologia dell’immaginario televisivo (2012), Filosofia dell’Osceno televisivo. Pratiche dell’odio contro la tv del nulla (2013). Clinica della tv. I dieci virus del Tele-Capitalismo (2015). Negli ultimi anni ha collaborato in Cultura con il portale tv del Messaggero e l’Unità.

Iniziative promosse dalla Regione Puglia, Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, in collaborazione con l’associazione Presìdi del Libro, i Comuni di Taurisano e Salve, il Presidio del Capo Di Leuca, le associazioni Salentosophia e Archès, la Banca del Tempo del Capo di Leuca e la Sezione di Casarano di Fidapa BPW Italy.


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