La costola di Adamo è il titolo del progetto tematico 2024 del Presidio del Libro di San Giovanni Rotondo che verrà presentato dalla referente locale Mara De Felici.

Si tratta della programmazione annuale ideata dal gruppo di lettura che fa capo al Presidio, con il sostegno dell’Amministrazione comunale e la collaborazione di Provo.Cult APS, del CinemArteDì e di altre realtà associative che di volta in volta parteciperanno alle iniziative previste.
A seguire, nella stessa serata, verrà proiettato il film di George Cukor dallo stesso titolo del progetto tematico: La costola di Adamo, un classico che, con leggerezza ma non in modo superficiale, introduce il tema delle discriminazioni di genere. La presentazione sarà a cura di Maria Pia Picciafuoco.
Gli incontri del progetto avranno cadenza mensile e affronteranno tematiche che vogliono offrire spunti di riflessione sulla situazione attuale delle relazioni di genere.
Si parte il 23 gennaio con un’iniziativa dal titolo “Memorie rimosse” dedicato alle cosiddette Marocchinate del 1944 per proseguire con “Le donne immaginano il mondo” sulle madri costituenti e successivamente con “Le antenate. Donne nella storia” e via via proseguendo in un percorso che non è pensato per sole donne.
Il dibattito che si è acceso nell’ultimo scorcio del 2023 in seguito ai terribili femminicidi a cui abbiamo assistito e che non accennano a interrompersi, interroga infatti sia uomini che donne e pone con forza il tema di quale retaggio culturale, quali stereotipi e pregiudizi siano alla base di una persistente disparità e di una violenza agita sulle donne in quanto tali.
In realtà si tratta di temi non nuovi su cui il pensiero femminile dibatte da decenni.
Basti pensare al fondamentale “Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Belotti, che risale al 1973 e che già allora, con estrema lucidità, rilevava come l’influenza dei condizionamenti sociali sia determinante nella formazione dell’ identità di genere sia maschile che femminile. E’ tempo che il dibattito si allarghi e affronti con determinazione questi nodi.
Ci auguriamo che il percorso che abbiamo ipotizzato, e che si avvarrà anche del supporto di film a cura del CinemArteDì, possa essere utile in questa direzione.