Piernicola Silvis ospite di Cremeria Letteraria.

dialogano con l’autore
Daniela Marcone e Claudio Sottile

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Roma, Trastevere. Cinzia e il suo ragazzo Harry comprano qualche grammo di eroina ma vanno in overdose, e Harry muore. Renzo Bruni e la sua squadra vengono inviati a indagare sulla vicenda per risalire la catena dello spaccio romano e individuare chi ha venduto la dose letale. Ma, mentre gli investigatori muovono i primi passi, il cartello Jonico, l’onnipotente organizzazione che gestisce il commercio di coca ed eroina in tutto il Paese, trama, su indicazione di misteriosi mandanti, un piano criminale chiamato in codice la “Pioggia”. È un progetto in cui girano centinaia di chili di eroina, milioni di dollari e altrettanti barili di petrolio. Il vertice del cartello Jonico è controllato dalla ‘Ndrangheta e dal potente padrino calabrese don Vittorio Santofuri, coadiuvato dal suo uomo di fiducia, Armando Nativo. Se attuata, la Pioggia porterebbe alla morte certa di migliaia di tossicodipendenti. Tutto sembra andare secondo i piani del cartello, quando compare una variabile assolutamente inattesa: Annina Latini, la madre di Cinzia, donna apparentemente tranquilla, che si inserisce nelle indagini come un cuneo d’acciaio…

Piernicola Silvis, foggiano, è primo dirigente della Polizia di Stato. Nella narrativa ha esordito nel 2006, con il romanzo Un assassino qualunque (Fazi), seguito da L’ultimo indizio (Fazi 2008). Tra gli altri suoi romanzi: Gli anni nascosti (Cairo 2010), Formicae (SEM 2017), La lupa (SEM 2018), Gli illegali (SEM 2019).

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