Aperitivo letterario con Angelo Donno, scrittore e sociologo, che presenta il suo romanzo storico L’ultimo re (Besa).

saluti introduttivi
Giovanni Arditi di Castelvetere, Presidente dello Yacht Club Leuca

dialoga con l’autore
Mario Carparelli, Presidio del Libro del Capo di Leuca

Basato su una interpretazione revisionistica e meridionalistica dell’Unità d’Italia, il libro di Donno accende i riflettori anche sulle violenze, sugli eccidi di massa, sulle deportazioni e sulle torture che hanno portato all’istituzione, anche in Puglia, della “Giornata della Memoria per le vittime meridionali dell’Unità d’Italia”.

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È il 1859. Mentre in tutta la penisola si susseguono i profondi mutamenti che porteranno all’unità d’Italia, da Taviano, piccolo centro della Terra d’Otranto, il giovane artigiano Duilio parte per Napoli in cerca di un lavoro dignitoso, morendo però di lì a poco in un incidente. Dopo la sua morte, la moglie Elda – che era rimasta ad aspettarlo a Taviano – viene assunta dalla sorella del marchese Caracciolo e a palazzo incontra don Alfonso Marinelli, un aristocratico napoletano. Quando scopre che l’uomo deve partire con urgenza perché richiamato nella capitale, Elda decide di cogliere l’occasione per andare a Napoli, dove è sepolto Duilio. Qui comincerà una nuova vita, entrando come ricamatrice nella corte di re Francesco II e scoprendo il nascere di un amore ricambiato per Alfonso. Un amore che sarà però interrotto quando l’uomo riceverà da parte del Real Ordine Militare di San Giorgio la chiamata a partecipare come infiltrato alla Spedizione dei Mille.

“L’ultimo re” offre una nuova lettura della storia d’Italia, fuori da ogni retorica risorgimentale: chi era davvero Garibaldi e perché davanti al nemico l’esercito borbonico sembra ritirarsi quasi senza combattere? Dietro il filtro della finzione romanzesca, un libro per riflettere sulle sorti di un Mezzogiorno più conquistato che liberato, al contrario di come insegna la storia che tutti conosciamo.

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