- 28/10/2018 - 20:00
- Piazza Vittoria - Caprarica di Lecce
- Presidio di Lecce – Fondo Verri
Il Fondo Verri, nell’ambito delle iniziative della rassegna “Foglie d’argento. Mediterraneo, lago di luce e di parole” propone il concerto Se.Mediterraneo con Claudio Prima & Progetto Se.Me. La musica come strumento di indagine, di dialogo, di contatto.
Claudio Prima nel progetto SE.ME. muove le sue composizioni con l’istinto del ricercatore, curioso e attento. Con lo sguardo rivolto, allo stesso tempo, fuori e dentro, per cogliere insieme le consonanze e le dissonanze del rapporto con il mondo. L’organetto e la voce respirano questa continua alternanza, aprendosi e chiudendosi all’aria che li sostiene. Ad accompagnarlo un inedito quartetto d’archi di provenienza italo-albanese: Nevila Cobo, Merita Alimhillaj, Vera Longo, Shpetime Balla con in occasione di Foglie d’argento, le voci di Rachele Andrioli e di Meli Haideraj. Musicisti salentini e albanesi rappresentano due terre che si guardano dalle proprie sponde affacciandosi sull’Adriatico con l’organetto al centro, mantice che avvicina e allontana continuamente, col ritmo delle onde, queste due culture così simili tra loro, eppure apparentemente così diverse. Un brano del Progetto Se.Me. è stato scritto ad hoc come colonna sonora del cortometraggio firmato dal regista Gianni De Blasi nell’ambito del progetto Ti Racconto il Mare.
Racconta in un’intervista Claudio Prima: «È lo strumento fedele dell’indagine continua del viaggiatore, la mia lente d’ingrandimento, portata ogni volta in valigia, col suono e il sapore della terra d’origine, ma con lo sguardo rivolto al prossimo approdo. (…) L’idea di affiancare il suono dell’organetto ad un quartetto d’archi mi balenava in testa già da qualche anno. Il quartetto è uno strumento molto seducente per un compositore, è versatile e concede una gamma infinita di possibilità creative. Il rapporto con la mia musica, e più precisamente con il suono dell’organetto e delle mie composizioni, si è rivelato subito fecondo, ho scritto molte cose nuove e mi sono lasciato ispirare».
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