- 30/06/2017 - 18:30
- Associazione culturale Fondo Verri - Lecce
- Presidio di Lecce – Fondo Verri
“Tutti giù per terra. Terra e fili” a cura delle artiste Francesca Greco e Ida Chiatante. Un attraversamento, in forma aperta e laboratoriale, di una ricerca poetica che procede per contaminazione e scava nelle tracce umane più antiche all’interno di un confronto serrato con l’elemento “terra” intesa, largamente, come culla spirituale e ancestrale in un dipanarsi costante di torrenti tematici quali: la morte, il desiderio e la rigenerazione. La serata proposta ha un carattere conviviale di condivisione e procede con la presentazione di due libri autoprodotti: Sartorie e Mangiatori di fili di Ida Chiatante e Mi è cara la terra di Francesca Greco.
L’incontro si sviluppa nel confronto e nella commistione delle differenti estetiche delle due artiste, i cui fili si intrecciano per tessere una trama comune e sperimentale di ricerca anche attraverso un’ azione partecipante da parte del pubblico. Il filo che conduce è quello del Punto Lento, pratica poetico-meditativa che Ida Chiatante ha elaborato partendo da questa tecnica sartoriale: quella di un punto che non cuce, che unisce per poi dividere e scucire. Ciò che si propone è di sedersi attorno ad un cerchio con un ago e un filo, fermandosi, donando il proprio racconto o i propri silenzi. L’artista arriva così alla definizione di una filosofia di vita legata allo stare fermi, all’importanza di lasciare andare, di allentare la vita e dilatarla. La ripetizione del gesto manuale del Punto Lento può portare, punto dopo punto, ad un cambio di traiettoria e allo schiudersi di sentieri interiori. Si tracciano così nella delicatezza nuove forme di resistenza artistica e comunitaria in un tempo sociale in conflitto e in moritura.
Per l’occasione si presenta la prima traccia video-sperimentale legata alle azioni di Tutti giù per terra a cui si lega un momento performativo con il reading poetico-sonoro Parlami mentre nasci, nascitura a cura di Francesca Greco e del musicista Mino Notaristefano, inventore e creatore dei suoi stessi strumenti musicali. Il reading intreccia il verso poetico all’esecuzione di canti provenienti da diverse tradizioni popolari del Mediterraneo presentandosi come intimo continuum sonoro che vede alternarsi gestualità e sonorità rituali, parole e silenzi musicali.
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