*** EVENTO RINVIATO AL 22 APRILE ***

In diretta streaming sulla pagina pagina facebook Laterzagorà Napoli, il Premio Pulitzer Hisham Matar parla del suo Un punto di approdo (Einaudi).

Hisham Matar è nato nel 1970 a New York da genitori libici. Suo padre era un rappresentante diplomatico della delegazione libica alle Nazioni Unite. Nel 1973 torna a Tripoli, dove risiederà fino al 1979, anno in cui le persecuzioni politiche di Gheddafi contro il padre, leader dell’opposizione al regime, costringono lui e la sua famiglia a riparare al Cairo, in Egitto. Nel 1986 si trasferisce a Londra dove completa gli studi superiori e consegue la laurea in architettura. Nel 1990 gli agenti dei servizi segreti egiziani rapiscono suo padre al Cairo per consegnarlo poi al regime libico, che lo incarcera nella prigione di Abu Salim, a Tripoli, da dove non verrà più ritrovato. Questa tragica scomparsa influenzerà in maniera decisiva la scrittura di Hisham Matar. Nel 2016, il suo romanzo Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro, vince il prestigioso Premio Pulitzer per l’Autobiografia.

Il libro Un punto di approdo racconta la passione d’una vita per la prodigiosa fioritura della pittura senese medievale: un mese trascorso a Siena, in cerca di rigenerazione e quiete dopo la faticosa scrittura del libro Il ritorno (che ha Messo Matar faccia a faccia con la definitiva accettazione della morte del padre), durante il quale le visite quotidiane alle opere di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti e gli altri si alternano a lunghe passeggiate senza meta. I vicoli e le piazze della città sono membra di un «organismo vivente» dove un incontro fortuito scatena un ricordo, un’architettura rimanda a un dipinto, nel tracimare continuo di un’esperienza nell’altra che restituisce una visione, compiuta e commovente, del rapporto fra l’arte e la condizione umana.

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