- Tonino De Giorgi
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Il Presidio del libro di Taranto, istituito nel 2005, nasce dalla collaborazione tra l’associazione culturale “Il Granaio” e la libreria Dickens.
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L’associazione culturale sorge ufficialmente nell’ottobre 2004, ma già da mesi alcuni frequentatori assidui della libreria Dickens, accomunati dal gusto della lettura e dalla voglia di contribuire a vivacizzare l’orizzonte culturale tarantino, pensavano di dar vita ad un progetto comune. L’intenzione era allargare il numero dei lettori non occasionali, ma anche approfondire la comune passione incontrando direttamente gli autori di quei libri che ci avevano colpito, interessato, divertito. Gli incontri tra quelli che prima ancora di essere soci dell’associazione erano amici (e amici di amici), provenienti da esperienze culturali e professionali diversificate, si tenevano – e si tengono tuttora – presso la libreria Dickens o in casa ora dell’uno ora dell’altro. Si trattava innanzi tutto di darsi un nome, che fosse però, diciamo, emblematico dell’intento fondativo: la scelta de “Il Granaio” non è quindi casuale. Fa infatti riferimento ad un famoso passo delle Memorie di Adriano nel quale la Yourcenar così scrive: «Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro in inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire». Ossia il potenziale che noi tutti accreditiamo al libro, un vero “presidio” di cultura, di crescita morale e intellettuale, di libertà di pensiero. E presidio l’associazione ha cercato di diventare anche concretamente, elaborando un progetto di attività che ricevesse il riconoscimento (e il finanziamento) dei Presìdi del Libro. Così nel corso del 2004, oltre a curare varie presentazioni di libri ed autori, andavamo elaborando un percorso più articolato di incontri, che partisse dai nostri interessi e fosse, anche, coerente con le finalità dei Presìdi del Libro.
Finalità principale del Presidio è la promozione della lettura nelle sue diverse forme, ma soprattutto come fonte di piacere personale e collettivo (tutti i lettori amano parlare dei libri che hanno letto, amati e non, e condividere emozioni e percorsi), e si propone come punto di aggregazione e di socializzazione di esperienze diverse.